Mi chiamo Emilio, sono arrivato a Milano 6 anni fa dalla Colombia.
Nel mio Paese, dopo aver frequentato l’università ho iniziato a lavorare nel settore per il quale avevo studiato. Ma io avrei voluto continuare gli studi, e quindi mi sono messo a cercare un Master e ne ho trovato uno a Milano. Sono entrato con un visto per studio, quindi come studente. Poco dopo è arrivata la mia ragazza e abbiamo deciso di restare qui.
Lei è riuscita a laurearsi e quindi ha poi potuto avere un permesso di soggiorno per ricerca lavoro. Io ci ho messo un po’ di più… in realtà non ho finito la magistrale. Poi ci siamo sposati qui e ho legato il mio permesso al suo, quindi ora ho un permesso per motivi familiari.
Ho avuto un po’ di contratti formali con delle scuole private, ma per poco tempo. Ora faccio lezioni private di matematica, chimica, fisica, ma anche di spagnolo e francese. Stavo considerando la possibilità di aprire una partita IVA perché dobbiamo rinnovare il permesso di soggiorno e quindi ci serve qualcosa di più solido. Mia moglie fa l’artista e poi lavora part-time in un’azienda, un call center, nell’area del customer care. Il suo contratto di lavoro è scaduto il 20 marzo quindi siamo rimasti senza una base. Il nostro problema è che il permesso è scaduto il 21 marzo proprio quando è finito il contratto di lavoro di mia moglie.
Non era chiaro se la sua azienda le avrebbe rinnovato il contratto. Le chiedevano di presentare la ricevuta della richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno. Ma a causa dell’emergenza hanno deciso di non rinnovarle il contratto. Anche altri suoi colleghi non sono stati confermati.
Fortunatamente io sto continuando a lavorare. Faccio lezioni on line, anche se meno di prima perché qualche studente non ha voluto continuare. Comunque, più della metà dei ragazzi che seguivo prima li seguo ancora.
Siamo andati al CAF per capire meglio come fare con il rinnovo del permesso di soggiorno. Ci siamo informati sull’apertura della partita IVA, se era meglio che l’aprissi io o mia moglie. Ma mentre cercavamo di capire cosa fosse meglio fare è iniziata la quarantena. Aprire una partita IVA costa tanto e non credo che ci siano agevolazioni. Più avanti vedremo come fare. Visto che la scadenza dei permessi di soggiorno è stata prorogata fino ad agosto abbiamo deciso di aspettare.
Per il momento non siamo preoccupati da un punto di vista economico. Per qualche mese possiamo stare bene. Ma il problema sarà quando arriverà giugno, luglio, e poi ci sono le vacanze, in estate si fanno meno lezioni. Tutto dipenderà di quando finirà la quarantena ma comunque sarà più difficile.
Mia moglie sta cercando di chiedere la disoccupazione, ma abbiamo dei problemi con il sito dell’Inps per inoltrare la domanda, perché il sistema non l’accetta, essendo scaduto il permesso di soggiorno.
La cosa più pesante, in questa situazione, non è stata il non poter uscire. Io non sono uno molto abituato a uscire, sto bene a casa, ma dover stare tutto il tempo insieme a mia moglie, senza gli spazi che c’erano prima, appensantisce il rapporto di coppia. Non è una cosa drammatica, ma è un po’ più difficile del normale. Io sono abituato a restare a casa perché lavoro da casa. Invece per mia moglie dover restare a casa è stato un gran cambiamento perché lei andava tutti i giorni in ufficio. Questa situazione ti toglie un po’ di spazio, lo riduce, lo restringe. Ma cerchiamo di stare bene.
Di salute stiamo bene. Mia moglie non è stata molto bene, ma si è trattata di una cosa lieve. Forse aveva preso questo virus, non lo sapremo mai. Abbiamo avuto qualche problema con la tessera sanitaria, perché essendo legata al permesso di soggiorno quando siamo andati dal dottore per una ricetta c’è stato un conflitto con il sistema per la data di scadenza del permesso. Non abbiamo potuto avere la ricetta e non siamo riusciti a risolvere il problema quindi mia moglie non ha avuto la ricetta. Non era una cosa così problematica per lei ma potrebbe essere un problema per altri nella stessa situazione.
Per la spesa cerchiamo di uscire soltanto una volta alla settimana. Andiamo ad un alimentare internazionale o a un piccolo super mercato vicino a casa, che non è molto economico, ma va bene in caso di bisogno. Per il resto tutto normale.
Tutti i nostri parenti sono in Colombia e non hanno particolari problemi. Per fortuna stanno bene, sia i miei parenti che quelli di mia moglie, ma non escono da casa. Comunque, qualche loro conoscente ha preso questo virus. Per fortuna, qui in Italia nessuno vicino a noi si è ammalato.