Da quando in Italia è iniziata l’emergenza Covid-19 (Corona Virus) ogni giorno radio e televisione ci propinano le cifre dei decessi, dei contagi e delle guarigioni. Questi numeri esigono una terribile semplificazione: tolgono a quelle vite che “contano”, la loro unicità, le loro storie, espressioni, affetti, nascondono le persone.
Persone che stanno lavorando da settimane negli ospedali, in condizioni estreme, per assistere, guarire e fermare la malattia; persone che ogni giorno, per le strade delle città svuotate, mettono a rischio la loro salute per consegnare cibo e medicinali alle fasce più deboli della società, anziani e non solo. Persone che continuano a lavorare nei settori strategici di produzione di beni essenziali, e purtroppo anche in settori che strategici non sono perché ci sono imprenditori che antepongono il profitto alla tutela della vita e della salute.
Molte di queste persone, che in questi giorni chiamiamo “eroi”, sono cittadini nati in altri paesi e che ora vivono in Italia. Sono immigrati e immigrate. Alcuni hanno preso la cittadinanza italiana, altri no. Qualcuno è cresciuto in Italia ma non è cittadino italiano perché la legge non lo riconosce come tale.
Qui vogliamo dare spazio alle loro storie raccontate dalle loro voci.
E ci auguriamo che il ricordo delle loro azioni resti impresso nella memoria collettiva affinché mai più nessuno li consideri estranei a questa società.
Le interviste che di seguito leggerete sono state realizzate da soci e socie di Todo Cambia.
Ogni settimana pubblicheremo nuove storie.
Se vuoi collaborare con questo progetto e/o se vuoi raccontare la tua storia puoi scriverci a tc@todocambia.net